Miliardario e ancora in crescita nonostante gli anni. È l’agriturismo italiano che, ai nastri di partenza della stagione vacanziera 2019, si presenta con una serie di primati da fare invidia a comparti ben più blasonati. Il giro d’affari dell’ospitalità rurale, infatti, vale ormai 1,3 miliardi di euro e quest’anno le presenze che crescono del 3%. Senza contare il fatto che in dieci anni – stando a quanto dichiarato da Coldiretti –, le percentuali di crescita dei più importanti parametri del settore sono tutte a due cifre: dal numero di aziende (+32%) a quello dei posti a tavola (+37%), dai posti letto (+40%) alle piazzole di sosta (+67%), fino allo stesso valore economico: +24%. Numeri che, a quanto sembra, sono addirittura in controtendenza rispetto a quelli che indicano un avvio della stagione estiva un po’ sotto tono.
Bello ma non impossibile, il comparto agrituristico costituisce ormai una delle colonne portanti per molti bilanci d’azienda e un’opportunità (quasi sempre con costi sostenibili), per molte famiglie italiane e straniere. Questione di moda da un lato, ma certamente anche di offerta articolata e variegata dall’altro. Tra le motivazioni che spingono i turisti nelle aziende agricole, vi sarebbe addirittura, secondo i coltivatori diretti, «la spinta alla ricerca di tranquillità per le paure dopo i recenti episodi internazionali che condiziona la scelta delle vacanze di molti italiani». Se poi a questo ci si aggiunge la ricerca forsennata delle genuinità alimentari, oppure più semplicemente di luoghi piacevoli magari accanto ad alcune città d’arte, la formula del successo dell’agriturismo appare essere completata.
È così che negli anni le imprese agricole che offrono anche da dormire e mangiare, oltre che molto altro, sono arrivate alla bella cifra di 23mila. Una dimensione importante per l’agricoltura, che certamente deve fare i conti con una qualità che deve essere mantenuta ad alti livelli e un carattere “agricolo” dell’impresa che non può in alcuno modo essere trascurato. Perché l’elemento in più dell’attività agrituristica sta proprio lì: unire insieme agricoltura e turismo. Anche se far grano oppure frutta, latte oppure carne e insieme occuparsi dell’assetto di camere, aree di svago, cucine e ristoranti, non è cosa di poco conto. Imprenditori agrituristici certamente non ci si improvvisa. Ma che quella dell’agriturismo sia una delle strade che l’attività agricola può con profitto intraprendere non solo per sopravvivere ma per svilupparsi, è certamente un dato di fatto.
Fonte: https://www.avvenire.it/rubriche/pagine/agriturismi-italianisempre-piupopolari